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Billie Holiday secondo Valentina Mattarozzi.

La copertina di I Am Billie

I Am Billie è un disco timido ma, e sta qui il paradosso, incredibilmente sicuro di sé. La timidezza di questo lavoro firmato da Valentina Mattarozzi (voce), Igor Palmieri (Sax) e Francesco Cavaliere (chitarra), è dovuta alla grandezza della figura di Billie Holiday dalla quale l'album I Am Billie trae ispirazione, una grandezza che mette a dura prova gli artisti che si cimentano con il suo repertorio di standards oramai eterni.


Il progetto artistico di I Am Billie inizia qualche anno fa con uno spettacolo teatrale di racconto e musica dove Valentina Mattarozzi ripercorre la vita tormentata di Billie Holiday attraverso le canzoni che l'hanno resa celebre; a coronamento di questo lavoro, nel 2017 il progetto si completa con I Am Billie, l'album che raccoglie le canzoni dello spettacolo.


La cosa che mi ha divertito di questo lavoro è l'abissale differenza che si trova tra le registrazioni della cantante americana e la voce di Valentina, due atmosfere ed intensità completamente diverse ma capaci perfettamente di reggere il confronto; perché nell'abissale diversità delle due versioni, resta immutata l'anima dolorosa e melanconica di Billie Holiday. E' in questo contesto che si crea la magia di questo bellissimo disco.


Giocando con la memoria, con il tempo galantuomo che cancella i dolori del passato, abbiamo qui un'album dalla musica delicata dove gli accordi e gli arpeggi della chitarra di Francesco Cavaliere sostengono la voce morbida e flessuosa di Valentina Mattarozzi che gioca sul palco con il sax di Igor Palmieri duettando come Lester Young duettò con Billie.


I Am Billie è un disco incredibilmente sincero e onesto. Un'album dal quale traspare tutta la passione e il lavoro che i players hanno messo nella sua realizzazione. E' un album melanconico, che ci riporta alla tormentata vita di Billie Holiday e ce la fa rivivere come in un nostro lontano ricordo.


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